Anche quest'anno, e per il trentatreesimo anno consecutivo, siamo andati a passare le nostre vacanze annuali a Villabassa, presso la vecchia (adesso nuova, nuovissima) Pension Hirben. Stante i mille problemi di Franca, abbiamo deciso di optare per un appartamento nell'ala nuova dell'Hotel e, nonostante i dubbi inziali, la scommessa ha pagato.
Diciamo subito che il tempo non ci ha dato una mano: freddo e soprattutto pioggia, ci hanno costretto in casa per la maggior parte del tempo e in questo frangente è ovvio che le sognate escursioni sono rimaste mere illusioni. E del resto della storica Cordata Hirben cosa rimane? Io con mille problemi, Giuseppino, acciaccato, e poi Domenico e Luciana a mezzo servizio ci siamo omunque ritrovati ogni sera dopo cena per l'imperdibile "Giro della Chiesetta". Per la verità c'era anche Giuseppe 2, ma lui e Natalinna sono ormai "emigrati" a Monguelfo ed è difficile vederli.
Ovvio che di escursioni come quelle di una volta nemmeno a parlarne. Di uscite vere e proprie io e Giuseppe ne abbiamo fatte solo una: alla Malga Cavallo (vedi foto allegate) e poi ho trovato il tempo e l'occasione, due o tre giorni dopo, di andare a esplorare (ma non era la prima volta) sia i fortini austriaci che si trovano sul ghiaione che scende dal Teston di Rudo che il Forte Landro, nei pressi dell'Albergo "Tre Cime", sulla Statale per Carbonin (foto allegate).
La gloriosa Cordata Hirben, che così tanto ha dato, per avventure condivise, amicizie trovate e giorni meravigliosi passati in compagnia, sta lentamente, ma inesorabilmente, morendo di morte naturale.
Escursione. Da Ponticello (1480 m.) a Malga Cavallo (2164 m.).
La giornata era data come una delle poche in cui non sarebbe piovuto e così, io e Giuseppe, siamo andati in auto a Ponticello per poi salire, in quasi tre ore, fino al bell'altipiano, ai piedi del versante nord della Croda Rossa di Braies, in cui sorge la Malga Cavallo. Due sorprese: la grande quantità di gente che affollava il parcheggio di Ponticello e, una volta arrivati, la Malga Cavallo tutta ristrutturata, quasi una piccola locanda di montagna. Queste che seguono sono le foto che documentano la nostra escursione; alcune le ho scattate dalla cime di quel monticello che sorge alla destra della Malga così da riprendere dall'alto quello splendido ambiente naturale.
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L'inizio del sentiero |
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Io e Giuse |
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Sosta al bivio per la scorciatoia.. |
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In vista della Malga. |
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Malga Cavallo / Rossalm (2164 m.)
Vedute della malga e del circostante ambiente naturale dominato dalla Croda Rossa di Braies: |
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Veduta d'insieme della Malga Cavallo.
Dopo tre giorni, approfittando di tre ore di bel tempo, sono andato a (ri)fare l'esplorazione delle opere di guerra austriache (Guerra 15-18) che si trovano presso la Statale che va da Dobbiaco a Carbonin, quasi all'altezza dello scomparso villaggio di Landro.
Per prima cosa sono andato a visitare i due bunker che giacciono sul grande ghiaione che scende dalla Forcelletta Alta dei Rondoi. La situazione è assai cambiata da dieci anni fa (tempo della mia ultima visita). Il ghiaione è pressoché comparso sotto un fitto labirinto di mughi che rende difficile proseguire e anche orientarsi in quell'ambiente. In queste condizioni penso che la mitica traversata dal Rifugio 3 Scarperi a Landro attraverso la Forcelletta sia impraticabile per un normale (anche se allenato) escursionista.
Dopo i bunker sono andato a visitare la caserma e le postazioni dell'ex Forte Landro e a percorrere per un pò quel sentiero assai poco battuto che porta alle postazioni di alta montagna sul Teston di Rudo. Sarà per un'altra volta, se Dio vorrà.
Ecco comunque le foto delle escursioni:
Il primo bunker.
La scala che sale sulla sommità del bunker.
L'ex-Forte Landro:
Il Forte, dall'alto, era pressoché invisibile...
Panorama della Val di Landro dal sentiero che
sale al Teston di Rudo.
L'interno della Caserma
r.m.
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